Categoria: senza categoria
Ignazio Abate
Ignazio Abate, intervenuto sul proprio profilo Instagram, ha pubblicato una lettera piena di passione per salutare il Milan, raccontando le sue emozioni e ringraziando tutti, dalla società fino ai tifosi:
“Se ripenso a quando per la prima volta ho indossato questi “colori” ancora mi emoziono…Ero un ragazzino allora ed è grazie a questa società che sono diventato “Uomo”. Il Milan non è solo una Squadra, il Milan è uno “stile di vita” e lo percepisci solo quando lo vivi sulla tua pelle…classe, storia, tradizione, eleganza.
Nel Milan c’erano i campioni su cui fantasticavo da bambino, c’erano le coppe che brillavano dentro la storia del calcio, c’era un mondo che guardavo da fuori ed in cui sognavo di stare!
La vita mi ha regalato ben 10 indimenticabili anni in rossonero. Oggi mi guardo indietro e non posso che ritenermi fortunato ad essere cresciuto con dei campioni veri da cui ho imparato la disciplina, la tenacia, la responsabilità di indossare una maglia così prestigiosa.
Tutti sanno che il mio sogno sarebbe stato chiudere la mia carriera al Milan, ma i sogni a volte si realizzano e a volte rimangono chiusi a chiave nel proprio cuore.
Grazie all’AC Milan, a tutti i dipendenti conosciuti negli anni, persone fantastiche sempre al servizio della squadra e della società. Grazie a tutti gli allenatori che ho avuto perché da ognuno di loro ho appreso insegnamenti e fatto tesoro dei loro consigli.
Grazie soprattutto ai miei compagni ed ex compagni, molti di loro li chiamo “amici” e sono lusingato di poterlo fare.
Due pensieri speciali vanno ad Adriano Galliani, che ha sempre creduto in me e mi ha sempre accompagnato anche nei momenti più difficili e a lui, Rino Gattuso, che rappresenta, come ho sempre detto fin da ragazzo, l’esempio da seguire per chi vuole intraprendere la nostra professione.
Ma il ringraziamento più grande va a VOI…i miei tifosi! Voi che mi avete sostenuto, a volte criticato, ma soprattutto voluto bene ed apprezzato come uomo prima che come atleta. Vedervi li, in quasi 70mila, in piedi ad applaudirmi e a gridare il mio nome mi ha dato emozioni che resteranno indelebili nel mio cuore!
Vedere quello striscione in Curva Sud e l’essere considerato uno di VOI è un privilegio che mi riempie d’orgoglio!
Con il Milan nel cuore…da sempre, sempre e per sempre!!! Grazie Ignazio”
Auguri Ambro
Oggi, 29 maggio, compie 42 anni Massimo Ambrosini, 17 le sue stagioni nel Milan dal 1995-96 al 1996-97 e dal 1998-99 al 2012-13. Nel suo Palmares rossonero si contano 4 Scudetti (1995-96, 1998-99, 2003-04, 2010-11), 2 Champions League (2003, 2007), 1 Coppa Italia (2003), 2 Supercoppe Europee (2003, 2007), 2 Supercoppe Italiane (2004, 2011), 1 Mondiale per Club (2007). Tantissimi Auguri Massimo! 🔴⚫
Festa Rossonera 2019
Milan Club Campodarsego – Milan Club Zero49 presentano la tradizionale Festa Rossonera! 🔴⚫
Anche se sono anni duri, noi che seguiamo il #milan sempre e comunque meritiamo lo stesso di festeggiare per una serata, perchè noi vinciamo sempre!
Siamo giunti ormai alla 3⃣2⃣esima edizione!
Come ogni anno dalle 19.00 funzionerà uno stand gastronomico: ossetti, salsicce polenta e patatine a volontà! 🍖🍗🍟
Fiumi di vino e birra! 🍷🍻
Ricca lotteria e tanta musica! 🎤🎧
E per il gran finale… meraviglioso spettacolo pirotecnico! 🎆
cena incontro di primavera
CENA-INCONTRO DI PRIMAVERA🌸
La Cooperativa Sociale Agricola Biologica ‘Il Cengio’ vi aspetta VENERDI 7 giugno alle ore 20.15 presso la sede della Pro-Loco di Isola Vicentina (VI)!
Info&iscrizione nelle foto😎
AFFRETTATEVI!
I POSTI SONO LIMITATI!
#cooperativa #biologico #agricolturabiologica #bio #sociale #agricoltura#cooperativasociale #cena #incontro #primavera #menù
Gennarino Gattuso olé
Questo il comunicato della Curva Sud Milano in merito all’addio di Rino Gattuso:
“Ancora una volta le strade del Milan e di Gattuso si dividono e in questa occasione per la Curva Sud è un saluto più amaro rispetto all’addio di Gennarino al calcio giocato quando, commosso ed emozionato, guardò per l’ultima volta da calciatore la curva che tanto lo aveva amato e verso la quale aveva sempre dimostrato rispetto e stima.
Non spetta a noi giudicare il lavoro di Gattuso allenatore, a noi interessa l’uomo e anche in questa circostanza le sue parole hanno dimostrato quell’amore per il Milan che lo spingeva da bambino a scrivere “forza Milan” sui muri del suo paese, che l’aveva portato a lottare su ogni pallone con tenacia e grinta, che l’aveva motivato a dare tutto in campo, contro chiunque, per la maglia della squadra del suo cuore.
Gattuso ha difeso il Milan da centrocampista e lo ha difeso da allenatore, mettendoci sempre la faccia e assumendosi ogni responsabilità delle sconfitte e della mancanza di milanismo in qualche suo calciatore: amore per la maglia, rispetto per la storia e per i tifosi del Milan, questa era la prima cosa che Gattuso aveva imparato e che voleva trasmettere a chi mandava in campo.
Gattuso in panchina ha sofferto come noi, ha esultato come noi, ha pianto come noi perché lui è uno di NOI: con lui avevamo uno di noi in campo e con lui abbiamo avuto uno di noi sulla panchina del nostro Milan.
Quest’anno abbiamo combattuto insieme fino all’ultima giornata, inseguendo il quarto posto come non succedeva da anni e nel quale credevamo solo noi: ci abbiamo messo il cuore dalla curva come Gennarino lo ha messo da bordo campo, e per lunghi tratti della stagione abbiamo ammirato una straordinaria coesione e compattezza fra squadra allenatore e Curva Sud, tutti uniti verso lo stesso obbiettivo.
La scelta di Gattuso di dimettersi da allenatore “non è stata semplice ma è stata ponderata” e la Curva Sud non può che rispettare, con un nodo in gola, la decisione di un uomo vero e di un milanista vero, augurando a Ringhio tutta la fortuna del mondo per il proseguimento della sua carriera di allenatore.
Da parte nostra, salutando Gennarino Gattuso per l’ultima volta, resta il rimpianto di non aver potuto vincere un trofeo insieme a lui, di non aver potuto vedere il Milan di Gattuso festeggiare un grande successo mentre lui canta in mezzo a noi, i suoi ultras, come fece per l’ultimo scudetto del Milan.
Lasciando la squadra del suo cuore e rinunciando all’ingaggio di altri due anni, Gattuso ha spiegato che “la sua storia con il Milan non potrà mai essere una questione di soldi”.
Come non lo è, e non lo sarà mai per nessuno di NOI.
Buona fortuna Gennarino Gattuso, con il Milan nel cuore sempre.
E chissà che un giorno, grazie a quei giri strani che fanno certi amori, il Milan e Gattuso possano incontrarsi di nuovo e stavolta vincere insieme: avranno la Curva Sud al loro fianco, come è sempre stato e sempre sarà”.
29 Maggio 1997
Il LaneRossi Vicenza vince 3 a 0 contro il Napoli allo stadio Romeo Menti e vince per la prima volta nella sua gloriosa storia la coppa Italia, dopo aver perso per 1 a 0 la gara di andata giocata nella città partenopea.