ALESSANDRO CORRADO BAiLA intervistato da LORENZOSPEED*
1 ) Qual è stato l’input che Ti ha dato lo spunto per iniziare a scrivere ?
L’input che mi ha dato lo spunto per iniziare a scrivere sono stati i testi delle canzoni che ascoltavo da giovanissimo alla radio, perché mi sono detto che anch’io volevo scrivere qualcosa del genere. Oppure anche musica strumentale, acid jazz o trip hop, ascoltata tramite cassette, anche piratate, che già dai 16/17 anni ha cominciato a fornirmi serie di immagini in sequenza, da cui sono nate le prime poesie e i primi frammenti di narrazione. Gli strumenti per me più immaginifici sono il piano, il synth con i suoi tappeti sonori e il basso, anche elettrico. Mi sento un poeta, ma ben presto mi sono accorto di essere più bravo nella prosa, talvolta onirica, talvolta ironica o addirittura caricaturale. Se mai riuscirò a scrivere una poesia anche solo vagamente simile a una del salisburghese Georg Trakl, potrò anche smettere di scrivere.
Riferimenti
2 ) Quali sono gli scrittori e/o i giornalisti di riferimento per la Tua idea di scrittura / giornalismo ?
Gli scrittori di riferimento per la mia idea di scrittura sono il francese Raymond Queneau per l’ironia, Dino Buzzati ( soprattutto per la raccolta di racconti “La Boutique del mistero” ), Franz Kafka per le situazioni al limite tra sogno e realtà e per le visite inaspettate che ricevono sempre tutti i suoi personaggi, Georg Trakl per le sue immagini a specchio, granitiche e impenetrabili, Kahlil Gibran per la forma breve ( come anche Kafka ) e infine Heinrich Böll, per il suo costante voler smascherare le ipocrisie e tutti i “Va tutto bene” di circostanza, soprattutto nel suo romanzo Opinioni di un clown. Alcuni lettori mi hanno di recente paragonato a Charles Bukowski, cosa che mi ha fatto onore, anche se non pensavo che la mia scrittura fosse così trash … So essere anche molto romantico, tuttavia senza essere mieloso o pesante. Conoscendomi come persona molto tranquilla e posata, dopo aver letto alcuni miei racconti molte persone mi hanno detto che in realtà sono completamente fuori di testa. Per il rapporto intimo che ho con la musica, ho anche alcuni musicisti di riferimento, che spaziano dai primi autori di musica cosmica ad alcuni gruppi metal, passando per il jazz anche italiano e alcuni produttori contemporanei di techno con inserti ambient, in questo periodo uno su tutti Raär.
Libri
3 ) Quali sono i 3 libri ai quali sei + affezionato e che consigli ai lettori di questo articolo ?
Il primo libro cui sono più affezionato è appunto il romanzo Opinioni di un clown di Heinrich Böll, che ho letto e riletto quattro volte, poi le poesie di Georg Trakl in edizione Garzanti, e infine La Società dello Spettacolo del francese Guy Debord, libro del 1967, poi ripubblicato nel 1988 con una parte nuova, nonché estremamente attuale, e che mi ha fatto capire moltissime cose, che poi si ritrovano in quello che scrivo.
The message
4 ) Quale messaggio vuoi comunicare o trasmettere attraverso la scrittura ?
Attraverso la scrittura voglio trasmettere innanzitutto un messaggio che ho imparato da Gustave Flaubert, ovvero che la poesia e in generale la pagina scritta sono ovunque, a ogni angolo di strada, anche nei piccoli paesi o nelle cittadine come la mia, dove in apparenza non accade mai nulla e tutto si ripete sempre uguale da decenni. Un altro messaggio che vorrei comunicare è l’importanza di concedersi del tempo per ascoltarsi e ascoltare chi ha veramente qualcosa da dire, e non solo da ripetere. Terzo, mi propongo sempre di smascherare le apparenze e le ipocrisie, tanto che molti miei racconti altro non sono che fotografie piene di dettagli, narrati con sarcasmo o ironia, o messi a fuoco per mostrarne il valore, anche se si tratta di cose semplicissime, cui la maggior parte delle persone non fa caso e di cui non parla, spesso perché è sempre di corsa – e quindi non ha tempo di ascoltare e di notare quelle cose. Non per niente la mia pagina FB si chiama Racconti del terzo occhio, ovvero un occhio che riesce a collegare cose e aspetti apparentemente lontanissimi. Un altro tema costante in quello che scrivo è il lavoro oggi e a quali condizioni.
LORENZOSPEED*
5 ) Com’è stata la Tua esperienza ospite di LORENZOSPEED* all’interno dei suoi viaggi sonori e cosa Ti é piaciuto di + del programma ? E quale consiglio daresti nello sviluppo/evoluzione atto a dare vita ad un programma di sempre migliore qualità ?
La mia esperienza come ospite di THE SOUNDAY condotto LORENZOSPEED è stata letteralmente entusiasmante ! Mi sono sentito libero di parlare anche di musica e ringrazio Lorenzo di tutto il lavoro che fa prima, dopo e oltre la diretta. È stato bellissimo essere ospite di una radio come Gamma 5, che considero la più libera tra quelle che abbia mai ascoltato. A LORENZOSPEED consiglio solo di mettere un po’ più di musica underground nel suo programma di viaggi sonori.
Per riascoltare il podcast con ALESSANDRO CORRADO BAiLA, GiUSEPPE BONAN ( l’intervista con lui è disponibile a questo link https://www.lorenzospeed.it/2020/05/11/giuseppe-bonan-interviews-by-lorenzospeed/ ) & LORENZOSPEED*, clicca i link seguenti, disponibili sia su Podomatic che su Youtube :
https://www.podomatic.com/podcasts/lorenzospeed90779/episodes/2024-06-30T04_05_45-07_00
https://www.podomatic.com/podcasts/lorenzospeed90779/episodes/2024-06-30T04_05_45-07_00
https://youtu.be/4ov2LTeoDe4?si=cpnZaZRQf9Mt-f7r
6 ) Descrivi ai lettori la Tua storia artistica e/o approfittane di questo spazio per lanciare un messaggio a cui tieni particolarmente o che senti di dover comunicare riguardo quello che 6 e che hai da dire.
ALESSANDRO CORRADO BAiLA
Approfitto innanzitutto di questo spazio per ringraziare Giuseppe Pizzato, che insieme con la figlia Elena ( in arte Ketra, la trovate sui vari social ) ha reso possibile la partenza del mio percorso letterario nel 2015, all’inizio tramite un volume autoprodotto, che è andato esaurito, e che si intitola ‘Una domenica di tanti anni fa’. Con una macchina da scrivere Lettera 22, verso i 14 anni, ovvero nel ’96, ho cominciato a scrivere per così dire una sorta di diario di “pensieri in libertà”. Poi, verso i 15/ 16 anni sono arrivate le prime poesie e a 17 i primi viaggi musicali, ovvero racconti tutti con un riferimento a una qualche musica, canzone, album musicale o anche opera classica. Nel 2006, tornando da Cittadella lungo una statale congestionata, ho trovato lo stile lapidario e ironico che si trova soprattutto nella mia prima raccolta di racconti divisi per temi ‘Una domenica di tanti fa’, che contiene il meglio dei racconti brevi scritti dal 2006 al 2015. Solo dopo i trent’anni mi sono sentito in grado di poter proporre qualcosa a un editore. Nel 2017 è seguita la raccolta di viaggi musicali ‘Autostrada per la follia’, con discografia selezionata, di cui sono rimaste solo due copie. In seguito, in base a diverso materiale inedito che avevo nel computer, ho composto una raccolta di racconti, divisi in sezioni tematiche, tutti ambientati in Veneto, ovvero Sulla Linea tra Giorno e Notte, raccolta che è la più ironica di tutte, anche per i tanti e tanti modi che i Veneti hanno per rivolgersi all’Onnipotente, anche se purtroppo senza ricevere risposta da Dio. Durante i lockdown, è seguito poi un esperimento di scrittura a quattro mani, ovvero un vero e proprio romanzo, intitolato ‘Lontano dal tramonto’, ambientato tra le province di Vicenza, Padova, Treviso e Udine. ‘Lontano dal tramonto’ è un libro per tutti e narra la storia di una famiglia giovane, con i genitori che fanno una vita dura. C’è un lieto fine. Al momento, ho diversi progetti inediti, tra cui una raccolta di “Ritratti”, ovvero racconti che ruotano attorno a incontri con persone che lasciano il segno, e che meritano quindi una pagina scritta. Nel febbraio/ marzo 2020 ho iniziato a scrivere una sorta di diario ( non occorre dire su quali eventi ), che continua ancora oggi come “Diario 2024”. Anziché usare le parole che fino al 2022 sono state sulla bocca di tutti, e ci hanno monopolizzato il pensiero, uso spesso un non detto o perifrasi, che dicono e non dicono e attivano l’immaginazione. Ho appena cominciato a lavorare a un libro ambientato sul Monte Grappa, dal 1944/45 fino agli anni ’60. Infine, avrei da tempo in mente una raccolta di poesie, ma dovrei prima trovare un editore con un buon avvocato stipendiato mensilmente, soprattutto per certe accuse esplicite contro i media mainstream. Tanti estratti, anche inediti, più un menu musicale, li trovate sul mio blog alessandro-baila.it.
Grazie a tutti i lettori e a risentirci alla prossima puntata dei Viaggi Sonori di LORENZOSPEED* !