C’erano una volta gli anni d’oro delle discoteche, quell’epopea magica a cavallo tra fine anni ’80 e i primi ‘2000, dove i locali pullulavano di gente di ogni età e provenienza, dove la musica la faceva da padrone, e dove era molto raro assistere a serate ‘pacco’. Sono passati gli anni, e il nostro Paese si è via via spento, la gente ha sempre meno voglia di divertirsi in compagnia e i nuovi giovani sembrano sempre + egoisti, soli ed amorfi. Una vicenda alquanto triste e che sicuramente non è colpa solo dei giovani stessi, ma forse anche del Paese stesso, l’Italia, poco incline a fornire ai giovani stessi le possibilità di realizzare eventi e manifestazioni. O, peggio ancora, cercando di far passare la voglia anche ai + appassionati, con l’introduzione di cavilli burocratici sempre + complicati per far desistere gli stessi dalla realizzazione dei propri ideali.
Servirebbe una riflessione collettiva, dell’intera società, e questo non solo in merito all’intrattenimento ed alle feste, perchè andando avanti di questo passo, il Paese rischia seriamente di spegnersi lentamente, in una sorte di triste agonia.
Ci vorrebbe una rinascita collettiva, magari aiutata anche dalla ripresa economica tanto sperata ma che sembra sempre posticipare la data di inizio.
In tutto questo marasma generale, fortunatamente, c’è ancora chi non ha smesso di credere nei propri ideali, e che, forte delle proprie passioni costruttive, quali ad esempio l’arte, la musica, lo sport e la cultura, continua in questo percorso evolutivo che darà vita, prima o poi, alla rinascita di una società ed una vita migliore, dove egoismo e finto perbenismo ( tipicamente italiani ) lascino spazio ad integrazione, scambio di idee, innovazione, salute, rispetto ( verso tutti e tutto, dalla natura agli animali, dalle istituzioni alle persone ).
Vivere bene è una scelta di vita, sta a noi compierla.
Un mondo migliore è possibile, ma bisogna impegnarsi, tutti, adesso, prima che sia troppo tardi.
LORENZOSPEED*